Palermo, 1987: nell’atto finale del Maxiprocesso, otto giurati restano chiusi per 36 giorni a decidere il destino di 470 imputati, guidati dal presidente Alfonso Giordano e dal giudice Pietro Grasso.
Tra pressioni, dubbi e conflitti, la giustizia si misura con la coscienza in una convivenza forzata senza contatti con l’esterno.